Mangiare insieme è un rito bello. Il cibo è simbolo di festa, un modo per stare insieme. Sempre che non si trasformi in un obbligo.
Quando nascono nuove famiglie spesso si entra in modalità: pranzo della domenica con i genitori/suoceri. Può sembrare una bella tradizione, ritrovarsi e mantenere una relazione con la famiglia d’origine. Bisogna però essere consapevoli che, quando la tradizione diventa abitudine, corre il rischio di venir svuotata del vero significato. Il desiderio di incontrarsi nella gioia per trascorrere del buon tempo insieme.
A volte lo si fa per compiacere il compagno/a, a volte per i genitori/suoceri. In realtà, spesso non si ha voglia. La giovane famiglia desidererebbe spazi liberi per loro, per stare insieme o anche trascorrere del tempo con gli amici. I pranzi della domenica spesso sono lunghi e molto sostanziosi per cui nel giro di poco tempo si accumulano anche chili in più. Spesso si mangia per rendere onore alla cuoca e questo non ci fa bene. Insomma, si fanno delle azioni che in realtà non vogliamo fare. Questo fa molto male alla nostra psiche, alle relazioni che perdono di autenticità, al rapporto di coppia e di conseguenza ai bambini. Come sempre, non ci sono regole, ascoltatevi, confrontatevi e poi siate onesti con voi stessi, con il partner e con i genitori. Incontrarsi è bello quando lo facciamo con gioia e amore, in questo modo si creano relazioni felici.
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