Me lo ricordo come fosse successo ieri.
Quando ho visto il mio primo parto.
Era il mio primo anno di ostetricia.
Guardo, seguo la mia Tutor, poi vado in bagno e piango lacrime tristi, quasi disperate.
Dopo 12 ore tornerò a casa, prenderò il mio diario e scriverò:
“Viola ricorda, tu così, come ostetrica, non vorrai diventare MAI!”
E così è stato.
Non ne sono mai stata capace, a costo di prendere voti discreti.
Passano i miei 3 anni di studio a ostetricia, imparando tanta patologia, imparando quello che io non vorrò mai essere.
Approdo nel 2019 in Germania in sala parto e tra il 2019 e il 2020 inizio a provare ad assistere come desidero io.
Quando la magia del parto si realizza (di solito nelle ore notturne), torno a casa in bici, guardo la luna se presente, altrimenti mi affido alle stelle o alle nuvole (Ich liebe Deutschland) e piango lacrime dolci, quasi di infinito.
E ringrazio Dio che ancora oggi nel 2022 il parto può essere un dono per un bambino, per una mamma, per un papà e per un’ostetrica.
Quell’ostetrica che dalla mia tesi di laurea chiamo “Ostetrica di cuore”, nata per accompagnare e non per sostituirsi a un’intera famiglia per poche ore.
Gioisco perché so che il mondo è pieno di persone che la pensano come me, e so che in fondo, le cose, anche in ospedale… Si possono cambiare.
Doniamo un po’ di amore a questo parto.
Cambiamo la visione dell’inizio di una vita.
Cambiamo la nostra vita...
E non solo la nostra…
Anima Viola
Ostetrica Viola Passarella
P.s. Allego la mia meditazione proprio sul tema "parto"
Buona meditazione!