Quando si formano nuove famiglie bisogna sempre tener conto che si uniscono anche le famiglie d’origine, avendo lavorato come psicologa tanti anni in consultorio mi sono trovata spesso a dover aiutare le famiglie a gestire queste faticose dinamiche.
Le difficoltà, che vengono a volte a crearsi, hanno spesso una grande ricaduta nella coppia e nel tempo rischiano di minare la relazione tra i partner.
La dinamica più conosciuta sul piano della conflittualità è quella con la suocera, si crea spesso una rivalità, un bisogno di riconoscimento che né la suocera, né la nuora ha voglia di riconoscere all’altra. Un’ altra difficoltà che le coppie mi hanno raccontato, è la presenza a casa della nuova famiglia dei genitori. Spesso il partner raccontava che al ritorno a casa, dopo il lavoro, avrebbe voluto stare con la compagna da solo mentre si trovava ad accoglierlo anche i suoceri!!
I conflitti a volte possono amplificarsi con la nascita di un bambino, ma di questo ne parlerò in un prossimo blog, “quando la coppia diviene famiglia”.
Spesso, all’interno di queste dinamiche non si riconosce il disagio, l’insofferenza il fastidio, la coppia non ne parla per non ferire l’altro, dicono le coppie in consultazione, ma questi “non detti” creano una serie di malintesi che fanno molto male al delicato momento di “costruzione” della nuova famiglia e alla creazione di nuove dinamiche di coppia.
Pensiamo anche ai famosi “pranzi della domenica” in cui ci si sente in qualche modo “obbligati” e portano ahimè ad ingrassare in pochi anni, costretti a mangiar gran quantità di cibo e con poco desiderio; il cibo diviene l’anestetico per domeniche trascorse come non vorremmo.
Chiaramente quello che ho descritto non è la regola, ma come dicevo è solo uno spaccato di ciò che ho osservato nelle giovani coppie, in questi anni di attività in consultorio come psicologa.
Per questo mi è parso utile, in un’ottica di prevenzione, portare l’attenzione su questo tema, tutto questo vuole solo essere solo uno spunto di riflessione, non sono regole per il buon vivere di coppia.
Non vorrei che qualcuno pensasse allora: niente pranzi della domenica, niente mamme o suoceri in casa….!!! Nulla di tutto questo, io detesto le regole, ognuno può fare ciò che sente più consono alla propria coppia, ciò che fa la differenza è la consapevolezza, la sincerità con se’ stessi in primis e poi con il partner e il dialogo all’interno della coppia.
Portare l’attenzione su queste dinamiche credo sia importante, anche all’interno dei corsi di accompagnamento alla nascita, per aiutare le giovani coppie a creare un buon clima familiare sia per loro che per il neonato. Tutto ciò di cui ho parlato in fondo, sono proposte belle, pranzi, condivisioni, aiuti, ma le dinamiche di coppia hanno equilibri molto particolari e vanno rispettati, la coppia deve essere custode attento e sensibile del proprio amore.
Solo i due partner sanno di cosa ha bisogno la loro coppia ma devono essere attenti devono interrogarla, osservarla per amarla immensamente.
Psicologa Marina Quercioni
Anima Viola Team
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